martedì 24 settembre 2013

Tropea! L'esperienza di Andrea...

Ed eccomi qua a raccontare la mia settimana indimenticabile.Tutto è iniziato sabato 24 agosto in una mattinata splendente. Ero pronto per preparare tutte le valigie e avevo una gran curiosità di vedere il villaggio. Sono andato con i miei genitori e Lucia, la mia sorellina, a Tropea. Siamo partiti alle 10 e tutto stava procedendo per il meglio. Ci sono volute 6 ore per arrivare al villaggio e, dopo vari tentativi(navigatore morto), finalmente siamo arrivati. Sono rimasto molto colpito dal paesaggio: era veramente un paradiso, infatti il nome era tutto un programma "villaggio La Pace". Arrivati alla reception, alle 19, ci hanno dato la camera che era splendida. Era bipartita: una per me e mia sorella e l'altra per mamma e papà divisa da una porta scorrevole. Il ristorante non era male e il nostro cameriere si chiamava Silvio ed era un simpaticone (mi portava sempre le patatine fritte!!!).
La specialità di quell'hotel era la "cipolla tropeana" e il peperoncino. Lì ho conosciuto diversi amici: Roberto, che ha partecipato ai tornei di scopa, Fabio e Roberto, altri due simpaticoni, ma la mia migliore amica di cui mi sono follemente innamorato era Selene Leotta, una ragazza speciale (che però aveva 2 anni in più di me) [Si omettono parole non riportabili in questo testo :)]!!! C'è stata anche una bellissima escursione alle Isole Eolie.
Siamo andati a Stromboli, Strombolicchio, Lipari, Vulcano dove abbiamo attraccato; mentre Panarea, Filicudi e Alicudi le abbiamo viste dalla nave: un vero spettacolo.
Una piccola curiosità: tra le Isole Eolie, Panarea e' la piu'piccola di tutte e misura solo 12km; Lipari, La più grande, 40km. E' particolare la "puzza" di zolfo di Vulcano, che ti fa sembrare di essere all'inferno!!!
Ho gustato gli arancini e le gustose granite siciliane ... ne vado matto.
Molto interessante è stato "Pizzo Calabro", una città antica della Calabria che risale al 15 secolo. E' un bel paesino arroccato su una montagna dove abbiamo assaggiato il tipico gelato "tartufo bianco" al ritorno, sulla Salerno Reggio - Calabria, DRAMMA: 5 ore di fila, ma finalmente, dopo "solo" 9 ore, siamo tornati a casa: HOME SWEET HOME!!!
 
Andrea

giovedì 19 settembre 2013

Cronache di viaggi estivi: la Calabria vista dagli occhi di Alessio

Questa estate sono andato a Diamante, una piccola città in Calabria. Sono stato lì in un villaggio chiamato "Baia di Diamante". È un villaggio fantastico dove ho trascorso una bellissima settimana. Sono andato in compagnia dei miei genitori, Graziella e Gianni. Lì ho conosciuto qualche nuovo amico e ne ho incontrati altri che già conoscevo. 
Il paesaggio è fantastico. Diamante si trova al centro della riviera dei Pedri. La posizione, la spiaggia e il mare, che ovunque ha fondali diversi, fanno di Diamante un’ottima meta turistica. Confina inoltre con Belvedere Marittimo, Buonvicino, Grisolia e Maierà. Diamante ha una delle due isole della Calabria, l’isola di Cirella, con fondali fantastici e flora selvaggia.
Una delle chiese più famose è quella dell’Immacolata Concezione, costruita nel XVII secolo. Diamante è conosciuta per i murales, dipinti che si possono ammirare in città. Sono oltre 150  quelli che si trovano nel centro storico e nella frazione di Cirella, dipinti dal 1981 da grandi artisti. Questa città è definita da molti lettori “La Perla del Tirreno” ed è il più grande museo all’aperto d’Italia e uno dei più grandi del mondo.
Un prodotto tradizionale della riviera dei cedri è, appunto, il cedro. Ci sono anche altre specialità locali, come le "pitticelle di rosamarina" che sono specialità di pesce, o anche frittelle a base di bianchetto, le alici conservate sotto sale e peperoncino in recipienti di creta chiamati "cugnitti".
 Un prodotto rinomato in tutta la Calabria è il peperoncino, per questo a Diamante ogni anno, nei primi giorni di settembre, c’è il “Peperoncino Festival” o “Festival del Peperoncino”. Dura circa una settimana e si possono assaggiare prodotti tipici, vedere mostre, spettacoli, presentazioni di libri, premi. A Diamante ha sede l’ “Accademia Mondiale del Peperoncino”.
Le attività economiche principali del luogo sono i trasporti e il turismo. La città è gemellata con le città di Rocca di Papa, Satriano di Lucania e Nucşoara in Romania.
È stata una vacanza fantastica, mi sono divertito molto, ho fatto delle foto e sono stato benissimo. ☺

Alessio
 

sabato 7 settembre 2013

IL MIO PRIMO VIAGGIO ALL’ ESTERO... DA CHIARA (con un po' di ritardo)

ERA ARRIVATO IL GRANDE GIORNO! ERO AL SETTIMO CIELO PERCHE' ERA LA PRIMA VOLTA CHE ANDAVO ALL’ ESTERO E PRENDEVO L’ AEREO, PER GIUNTA SENZA I MIEI GENITORI . AVEVO AVUTO QUALCHE PROBLEMA CON LA VALIGIA MA PER FORTUNA ERO RIUSCITA A RISOLVERLO.
SAPEVO CHE QUEI CINQUE GIORNI TANTO ATTESI ERANO TANTI; PENSAVO SOLO A DIVERTIRMI CON I MIEI AMICI. ARRIVATA A SCUOLA  SONO ANDATA NEL PIAZZALE PER SALUTARE I MIEI COMPAGNI DI CLASSE.
 ARRIVATO IL PULMINO  HO PRESO IL MIO POSTO E HO INIZIATO A CHIACCHIERARE E A CONTARE I MINUTI. ERO ARRIVATA ALL’ AEROPORTO: ERA ENORME. DOPO AVER ATTESO A LUNGO FACENDO LA FILA, SIAMO SALITI A “BORDO” . MENTRE IL CUORE BATTEVA A MILLE HO SENTITO UNA VOCINA CHE DAVA INDICAZIONI PRIMA DI PARTIRE.
 L’ AEREO SI ERA MESSO IN PISTA ... VIA! INIZIA A CORRERE: IO, SYRIA E GIORGIA CI SIAMO PRESE PER MANO. LE RUOTE INIZIARONO A SOLLEVARSI DA TERRA, AVEVO UN PO’ DI PAURA SOPRATTUTTO QUANDO SI STAVA POSIZIONANDO IN ORIZZONTALE IN CIELO. IL TEMPO E’ PASSATO VELOCEMENTE E  DOPO UN’ ORA E MEZZA STAVAMO SCENDENDO. GUARDAI INCURIOSITA DAL PICCOLO FINESTRINO, DESIDERAVO SCENDERE AL PIU’ PRESTO PER VEDERE TUTTO! FINALMENTE SI APRIRONO LE PORTE, SCESI LENTAMENTE E APPENA TOCCAI TERRA DISSI: - SONO IN FRANCIA! EVVIVA! ANDAMMO VERSO IL PULLMAN, CHE NEI GIORNI SUCCESSIVI ERA L’UNICO POSTO IN CUI MI SAREI RILASSATA E RIPOSATA. ARRIVATA ALL‘ HOTEL SONO RIMASTA MOLTO COLPITA: ERA DAVVERO BELLO E MODERNO. PURTROPPO IO E LE MIE COMPAGNE DI STANZA CI SIAMO IMBATTUTE IN  UN PROBLEMA: NON TROVAVAMO IL  BAGNO, COSì SIAMO USCITE FUORI PER DIRLO ALLA PROFESSORESSA LASCIANDO LA CHIAVE ALL'INTERNO. ERAVAMO RIMASTE CHIUSE FUORI! FORTUNATAMENTE SI E’ RISOLTO TUTTO. ABBIAMO PASSEGGIATO UN PO’ PER BORDEAUX CENTRO E SIAMO ANDATI A CENA IN UN PICCOLO RISTORANTINO DAVVERO ACCOGLIENTE. DEVO PERò AMMETTERE CHE IN FRANCIA IL CIBO NON E’ MOLTO BUONO, CUCINANO PIATTI  ABBASTANZA DIVERSI DA QUELLI ITALIANI, PERCIò NON HO MANGIATO QUASI NIENTE.
ARRIVATA LA SERA SIAMO ANDATI LUNGO LA RIVA DI UN FIUME E ABBIAMO AMMIRATO MOLTI MONUMENTI. TORNATI IN HOTEL SIAMO ENTRATI IN UNA SPECIE DI LETARGO. LA MATTINA SEGUENTE ABBIAMO VISITATO LA BORDEAUX MEDIEVALE E QUELLA DEL XVIII SECOLO. NEL POMERIGGIO SIAMO SALITI SULLA TORRE "PEY BERLAND" ... DOPO 240 GRADINI. IL PANORAMA ERA BELLISSIMO, SI VEDEVA L’ INTERA CITTA’ DA Lì. POI ABBIAMO LAVORATO A COPPIE CON INGLESI E FRANCESI PERCORRENDO UN TRATTO DEL CAMMINO DI SANTIAGO DE COMPOSTELA, DALLA "GROSSE CLOCHE" ALLA CHIESA DI SAN SAUVER.
E’ STATO DAVVERO DIFFICILE COMUNICARE CON LORO, MA MI SONO IMPEGNATA E INSIEME ABBIAMO PORTATO A TERMINE IL LAVORO. CI SIAMO ANCHE DEDICATI AD ATTIVITA’ LUDICHE. IL REGALO PIU’  BELLO E’ STATO PARTECIPARE A QUESTA GITA , NON E’ COSA DA TUTTI I GIORNI. 
IL TERZO GIORNO SONO ANDATA A SAINT- EMILION, FAMOSA PER IL VINO. C’ERANO IMMENSE VIGNE, GUARDARLE ERA STUPENDO. GIOVEDI SIAMO PARTITI PER SAUVETERRE DE GUYENNE, NELLA SCUOLA FRANCESE. QUI ABBIAMO REALIZZATO DELLE STATUETTE DÌ TERRACOTTA CHE RAFFIGURAVANO I PELLEGRINI. ABBIAMO MANGIATO NELLA MENSA DELLA SCUOLA: E’ QUI CHE I RAGAZZI FRANCESI SI SONO FATTI AVANTI FACENDO LA CORTE UN PO’ A TUTTE. POI SI E’ TENUTA UNA LEZIONE DI SCRITTURA MEDIEVALE DURANTE LA QUALE UN ESPERTO CI HA MOSTRATO LE DIVERSE TECNICHE DI SCRITTURA CHE SI SONO AVVICENDATE COL PASSARE DEGLI ANNI. DOPO C’ E’ STATA UNA CACCIA AL TESORO, IL PREMIO ERANO DELLE MONETE DÌ CIOCCOLATA. VERSO SERA, NELLA SALA COMUNALE, C’E’ STATA UNA FESTA ORGANIZZATA PER NOI IN CUI CI è STATO MOSTRATO UN VIDEO IN CUI SI VEDEVANO I LAVORI FATTI IN QUESTI ANNI COL PROGETTO COMENIUS .POICHé QUESTA ERA ANCHE UNA SERATA DEGLI ADDII , TUTTI SONO SCOPPIATI IN LACRIME. TORNATI NELLA CAMERA HO RIFATTO LA VALIGIA E VENERDì MATTINA SIAMO TORNATI IN ITALIA. ARRIVATI AL PIAZZALE I NOSTRI GENITORI CI HANNO ABBRACCIATO FELICI. E’ STATA UNA BELLA ESPERIENZA CHE PORTERò SEMPRE NEL CUORE.

CHIARA

martedì 4 giugno 2013

Cronaca di un' esperienza indimenticabile (Riccardo M.)

Ancora mi ricordo il lunedì di una settimana fa, quando, insieme ai miei compagni, siamo arrivati all' aeroporto di Ciampino. Prima della partenza ero molto preoccupato, perché avrei preso l'aereo per la prima volta.
Fortunatamente, grazie all'aiuto dei professori, la mia preoccupazione si è trasformata in vero e proprio divertimento.
Arrivati in Francia ci siamo diretti in una paninoteca lì vicino. L'aereoporto era bellissimo, pochi giorni prima avevo fatto una ricerca, ma visto dal vivo è proprio un'altra cosa!

Più tardi è arrivato il gruppo degli inglesi  con cui ho fatto subito amicizia, in particolare con un'alunna che si chiama ELDIANA.

Dopo le presentazioni, prendendo una circolare, siamo andati a visitare il centro di Bordeaux. Lì ci aspettavano alcuni professori francesi.
Dopo la cena abbiamo fatto una passeggiata ammirando diversi monumenti. Successivamente siamo andati in albergo per riposarci.
I giorni sono trascorsi velocemente. Ogni giorno incontravamo persone diverse e imparavamo cose nuove. La città era bellissima, con vigneti ovunque, persino nelle rotatorie. Il viaggio era quasi giunto al termine. Il giorno che mi sono divertito di più è stato quando abbiamo visitato la scuola francese.
Abbiamo gareggiato in  una caccia al tesoro e, casualmente, ha vinto proprio la mia squadra.
La ragazza con cui ho instaurato un buon rapporto era Flavì: era bellissima e molto simpatica ... con lei mi sentivo un re.
Quando sono tornato non riuscivo a non pensare ai giorni trascorsi tutti insieme  e ogni volta che ci penso, ancora adesso, mi viene da piangere. Spero che questa esperienza con il trascorrere degli anni continui, per far provare ad altri le emozioni che ho provato io.

Riccardo

lunedì 3 giugno 2013

L'esprienza del Comenius... secondo Alessio!

Questa è stata la mia prima esperienza all’estero senza la mia famiglia ed è stata fantastica. Prima di partire ero molto emozionato.

Avevo già preso altre volte l’aereo, ma è stato comunque stupendo, soprattutto durante il decollo.

Appena arrivati all’aeroporto di Bordeaux abbiamo pranzato e successivamente abbiamo conosciuto le studentesse inglesi. 
Arrivati all’albergo abbiamo posato le valigie e siamo andati a fare una breve visita al centro di Bordeaux: è una città stupenda!

Il giorno seguente abbiamo fatto, assieme agli inglesi, una visita guidata a Bordeaux e molte cose dette dalle guide facevano anche parte di ciò che avevamo studiato a storia. La cosa che mi è piaciuta di più e stata la torre Pey Berland su cui siamo saliti: da lì si vedeva tutta la città, fantastico!

Il giorno dopo siamo andati col pullman in delle città vicino Bordeaux, dove le guide ci spiegavano l’origine di alcuni monumenti significativi. Abbiamo fatto anche un tratto del Cammino di Santiago a piedi per arrivare a Monsegur, per poi pranzare. La città per me più bella è stata Saint Emillon, dove abbiamo visto molti reperti storici e monumenti antichi. Il penultimo giorno siamo andati in una scuola francese, dove inizialmente abbiamo messo in mostra le nostre doti artistiche lavorando l’argilla per creare bassorilievi con pellegrini in marcia o per creare la conchiglia dei San Giacomo. È stato molto divertente.

Poi il professore di scrittura medioevale ci ha fatto vedere l’evoluzione della scrittura nel corso del tempo ed è stato interessante. Ma la cosa più divertente e bella è stata vedere il professore travestito da re e la professoressa da regina.

 Durante il pomeriggio, formando dei gruppi, ci siamo inoltrati nella città per una caccia al tesoro. La sera abbiamo cenato con un buffet organizzato dai genitori dei ragazzi francesi. Dopo aver visto un video sul pellegrinaggio, purtroppo, abbiamo dovuto salutarli con tristezza. La sera tutti in camera a rifare le valigie per la partenza e poi a dormire. 
La mattina abbiamo dovuto salutare anche gli inglesi, sempre con tristezza, e dopo aver ripreso le valigie, siamo andati all’aeroporto ... siamo ripartiti. A Ciampino l’atterraggio è stato un po’ movimentato a causa del vento e di molti vuoti d’aria. Appena ripreso il pullman siamo partiti diretti a Casamari dove, una volta arrivati, abbiamo salutato i nostri genitori e siamo tornati a casa, raccontando tutto.
È stata un’esperienza fantastica e indimenticabile. Spero di rifarla il prossimo anno!! ☺

 Alessio M.

venerdì 31 maggio 2013

"La notte prima non avevo chiuso occhio" ... a Syria la parola!

Finalmente era arrivato il giorno tanto atteso, era da tanto che facevo il conto alla rovescia dei giorni che mancavano alla partenza. La notte prima, pensando al viaggio, non avevo chiuso occhio. Ero agitatissima, tanto che sono stata la prima ad alzarmi.

 In fretta e furia sono salita in macchina accompagnata dalle raccomandazioni dei miei genitori e siamo andati verso il parcheggio della scuola. Sono stata la prima ad arrivare ma poi mi ha raggiunto Giorgia. 
Per ingannare il tempo abbiamo salutato le nostre amiche sul piazzale. Con tristezza ho salutato mamma e papà e, una volta arrivato l’autista, sono salita sull’autobus diretto all’aeroporto di Ciampino. Chiacchierando e scherzando con Chiara, Alessio e Andrea siamo arrivati a destinazione.

 Dopo aver aspettato a lungo per la troppa fila era arrivato il momento di partire e sono salita sull’aereo. Ero molto stupita, era enorme e pieno di persone; poco dopo mi sono accomodata e stringendo la mano dei miei amici abbiamo iniziato a decollare … Sentivo una sensazione stranissima nello stomaco, dal finestrino si vedeva un panorama spettacolare, le case e le montagne erano piccolissime. Tuttavia il tempo e’ volato velocemente perciò dopo circa un’ ora e mezza siamo arrivati in Francia.

 Con i bagagli abbiamo raggiunto il gruppo della scuola inglese di Londra e abbiamo iniziato a fare conoscenze. Dopo aver mangiato siamo saliti sul tram per raggiungere l’albergo IBIS STYLES SAINT MEDARD; purtroppo mi sono accorta troppo tardi di aver smarrito lo zainetto.

 L’albergo era moderno e bellissimo, le stanze lo erano ancora di più ed erano tappezzate con colori verdi e fucsia, contenevano un letto matrimoniale e uno singolo e c’erano delle vetrate che si affacciavano sulla strada. Ad un certo punto ci serviva il bagno ma non lo trovavamo, così io e le mie compagne di stanza siamo uscite e dopo aver chiuso la porta ci siamo accorte che la chiave era rimasta dentro ... abbiamo chiesto aiuto ai professori. Appena abbiamo preso il doppione della chiave siamo andati a prendere l’autobus per recarci al centro della città, dove abbiamo visitato molti monumenti come la grande campana, il teatro delle Nove Muse e la piazza dei Giacobini che è la più grande d’Europa.

 Verso le otto siamo andati in una piccola piazza dove abbiamo aspettato un insegnante della scuola francese, Mr. Fred, e altri insegnanti. Lì vicino c’era un ristorante che si chiamava BRASSERIE dI BORDEAUX dove abbiamo mangiato stupendamente. Stanchi siamo tornati in albergo. E’ stata una notte molto movimentata, infatti Chiara aveva mancanza della famiglia e mi svegliava spesso. La mattina successiva ci siamo svegliati molto presto e ci siamo vestiti in fretta e furia per la colazione molto abbondante.

 Verso le otto e mezza siamo partiti per visitare la BORDEAUX medievale, dopo di che siamo saliti sopra la torre di PEY BERLAND con una statua d’oro sulla punta da cui si poteva ammirare tutta la città, anche se provocava le vertigini. Per fortuna siamo scesi subito e abbiamo pranzato. Dopo un po’ Mr.Fred ha organizzato un’attività divisa in gruppi, formati da due italiani, due inglesi e un francese, per aiutarci a lavorare insieme. Ad ognuno di noi ha dato un foglio pieno di quiz in inglese e spagnolo che comprendeva il cammino di SANTIAGO, che partiva dalla Grosse Cloche alla chiesa di Saint Sauveur. Dopo esserci separati ognuno ha avuto il tempo per comprare i regalini. Io ho acquistato un nuovo zainetto che, però, ho rotto subito dopo. Non ero fortunata con gli zainetti! Verso sera siamo andati al ristorante Café de Jalles a Saint Medard dove abbiamo trascorso la serata.

 Il giorno seguente ci siamo recati, dopo la colazione, verso il paesino di Saint Emilion famoso per il vino. Dopo pranzo abbiamo visitato Monsegur dove abbiamo comprato tanti souvenir. In seguito siamo tornati a BORDEAUX . A cena il professore FRATARCANGELI ha animato la serata con la chitarra e abbiamo cantato e ballato tutti insieme. Andrea si e’ travestito da cantante coreano e insieme ad Eldiana e altre ragazze inglesi abbiamo riso tutta la serata.

 La mattina dopo abbiamo fatto colazione e siamo partiti per la scuola francese Sauveterre de Guyenne dove ci hanno accolto molti ragazzi che ci hanno mostrato le varie aule presenti nella scuola. Così abbiamo riformato altri gruppi comprendenti persone diverse. Dopo aver fatto colazione e aver visto tanti alunni (alcuni belli e gentili) siamo andati nell’aula d’arte per realizzare delle statue di terracotta, che raffiguravano il pellegrino in marcia disegnate in precedenza dai compagni delle terze. Ci siamo divertiti parecchio usando attrezzi particolari e conchiglie simbolo del pellegrinaggio. Appena terminato il lavoro, i professori si sono mascherati da cavalieri e insieme abbiamo piantato le viti. Verso le 12.45 abbiamo pranzato con altri studenti nella mensa della scuola dove il cibo era buonissimo. Mezz’ora dopo abbiamo avuto un’ ora di svago come in Italia e abbiamo fatto conversazione con dei ragazzi che ci hanno tempestato di domande.

 Più tardi siamo usciti nel piazzale, dove ci hanno mostrato le diverse spezie che si usavano nel Medioevo (alcune si usano ancora oggi). Alcuni di loro si sono mascherati e hanno realizzato uno spettacolo per mostrarci come avveniva la nomina di un cavaliere e poi ci hanno lasciato provare elmi e spade. Alle 14 abbiamo assistito ad un corso di scrittura medievale, dove uno studioso ha scritto i nomi di tutti noi in una scrittura antica. Passato un po’ di tempo siamo partiti con diversi gruppi per realizzare la caccia al tesoro accompagnati dai professori, che ci lasciavano vari indizi, ma, purtroppo, non sono riuscita a trovare il tesoro. 
Per festeggiare la nostra partenza la scuola francese ha organizzato presso la sala del comune un buffet ricco di dolci gustosi. In più ci hanno mostrato un filmato realizzato da loro per mostrare tutte le attività avvenute nei diversi anni del Comenius . Visto che avremmo dovuto separarci dai francesi, siamo scoppiati in lacrime e ci siamo abbracciati con affetto per un "arrivederci", però non tutti erano cosi tristi di tornare a casa. Quella sera ci siamo scambiati i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail, cosi saremmo rimasti in contatto; rientrati in hotel abbiamo telefonato ai nostri genitori per raccontare la giornata trascorsa. Quella sera io e le mie compagne abbiamo preparato le valigie per il ritorno a casa. La mattina seguente, dopo colazione, abbiamo salutato emozionati i nostri nuovi amici inglesi e finalmente ci siamo recati con i nostri bagagli all’aeroporto. Prima del decollo abbiamo avuto il tempo di pranzare e di raccontarci entusiasti le nostre esperienze. Il volo, leggermente in ritardo, è stato tranquillo fino all’arrivo all’aeroporto di Ciampino, poco dopo le tre di pomeriggio . Ci hanno atteso impazienti i nostri genitori accogliendoci con un grosso abbraccio per portarci poi a casa.

E’ difficile spiegare con poche parole tutte le emozioni, le paure o le incertezze che ci hanno accompagnato prima e durante questo viaggio; l’attesa era tantissima e gli incontri e le esperienze nuove ci hanno regalato tanti momenti di felicità, permettendoci di vivere dei giorni meravigliosi insieme ai miei compagni di classe e ai miei insegnanti.

 Resterà un’esperienza indimenticabile che mi accompagnerà per tutta la vita.

Syria Zaccardelli IIB

mercoledì 29 maggio 2013

"Come è stato questo viaggio in Francia?" ... la parola a Rosita!

Come è stato questo viaggio in Francia???Beh...fantastico!!!
La domenica prima della partenza ero agitatissima, non solo perché sarebbe stata la prima volta che avrei preso l'aereo, ma anche perché avevo paura... paura che la mia valigia e io non saremmo potute partire, perché era troppo pesante o perché era troppo grande.
Allo stesso tempo, però, non vedevo l'ora che arrivasse il giorno dopo...per fortuna sono riuscita a dormire!!!
La mattina seguente, appena suonate la sveglia, sono scattata in piedi e mi sono preparata...alle 7:45 ero già pronta per partire.
Quando sono arrivata a scuola ho salutato tutti i miei compagni e sono salita sul pullman...il viaggio era iniziato! Dopo due orette eravamo all'aeroporto e da lì ho iniziato a tremare per il 
nervosismo. Tutto è andato liscio: valigia e biglietti, finché non siamo arrivati al momento 
più atteso, salire sull'aereo, ma con facilità abbiamo superato anche questa prova. Una volta seduti, abbiamo allacciato le cinture e...abbiamo sentito l'aereo che cominciava a muoversi piano piano, fin quando non si è fermato. All'improvviso ha iniziato a correre veloce come un razzo e per quanto ero emozionata ho stritolato la mano a Beatrice finché non siamo decollati.
Appena l'aereo si è alzato da terra, tutti noi abbiamo gridato, anche se non potevamo farlo.
Anche l'atterraggio non è stato da meno: non abbiamo finito di dire ''ecco la botta'' che l'abbiamo sentita davvero! 
All'aeroporto di Bordeaux abbiamo incontrato il gruppo delle inglesi e abbiamo passato tutta la giornata insieme. Ho iniziato a fare amicizia con Eldiana. Il martedì, dopo una succulenta colazione nello splendido albergo, abbiamo visitato un monumento dedicato alla memoria dei Girondini, che si trova nella piazza di Quianconnes. Successivamente abbiamo visitato la Piazza della Borsa ed il ponte costruito per ordine di Napoleone Bonaparte, con 17 archi, uno per ogni lettera del nome ''Napoleon Bonaparte''.
Dopo un buon pranzo all'aria aperta, nel pomeriggio, abbiamo percorso un tratto  del Cammino di Santiago, per arrivare nella Basilique de S.Sauvin divisi in gruppi da 5: 2 italiani, 2 inglesi e un francese. Alla fine della giornata abbiamo fatto shopping e abbiamo cenato in un ristorante vicino l'hotel, dove abbiamo cantato e ballato.
Mercoledì è stata una giornata stupenda, ma anche molto faticosa. Per prima cosa, abbiamo visitato l'abbazia di San Firmino, a Saint Ferme, insieme ad un gruppo di ragazzi francesi. Dopo di che, abbiamo disegneto un capitello a piacere, scelto tra quelli che c'erano nell'abbazia. Poi abbiamo percorso 3 km del Cammino di Santiago e siamo arrivati a Monsegur, dove abbiamo mangiato.
Accompagnati dall'autobus, siamo arrivati a Saint Emiliòn, dove ci è stata spiegata la storia di questo paesino e dove abbiamo fatto shopping. Più tardi siamo tornati nel ristorante della sera precedente e ci siamo scatenati di nuovo a cantare e ballare. 
Giovedì, invece, è stata una giornata ricca di avventure. Con l'autobus siamo arrivati alla scuola francese; qui abbiamo fatto un giro di visite e poi è arrivata la parte migliore: le professoresse inglesi si sono vestite da dame medievali, la prof.ssa Panetta da regina e il prof. Fratarcangeli da re! Erano splendidi!!! E a questo punto non poteva mancare che il re si mettesse a zappare! Meraviglioso!!!
In seguito abbiamo iniziato una serie di attività divertenti: prima abbiamo lavorato l'argilla; dopo pranzo abbiamo assistito a una lezione interessante di scrittura medievale, poi  ad un'esposizione di spezie francesi, a seguire uno spettacolo di cavalieri (la cerimonia dell'addobbamento); infine una caccia al tesoro,che è stata super divertente.
Per cena, questa volta, abbiamo mangiato ad un buffet organizzato dai francesi e verso le dieci ce ne siamo tornati in hotel con le lacrime agli occhi, perchè era quasi arrivata l'ora di salutare le inglesi.
La mattina dopo, fatta colazione, è arrivato il momento più brutto di tutto il viaggio:i saluti definitivi.
Avevo intenzione di non piangere, ma sono stato la prima a iniziare!
Ormai avevo legato con loro, soprattutto con Eldiana, Regina, Jordanna e Megan. Tra pianti e circolari siamo giunti all'aeroporto e questa volta sono stata più tranquilla in volo!
Quando sono arrivata a Casamari ero felicissima di riabbracciare i miei genitori e i miei amici, ma allo stesso tempo ero ero triste, perché gia sentivo la nostalgia delle inglesi.
Spero tanto che un giorno, in qualche parte del mondo, le rincontrerò!
Rosita M.